mercoledì 13 gennaio 2016

Oscar 2016: la corsa per il Miglior Film in Lingua Straniera - The Also-Runners


Seconda parte dell'approfondimento dedicato alle nove pellicole in lizza per la statuetta al Miglior film straniero agli imminenti premi Oscar. Ieri abbiamo parlato dei tre film favoriti per un posto tra i nominati e quasi certamente anche per la vittoria finale.
Ora andiamo a guardare più da vicino altri tre film selezionati dall'Academy nella shortlist di Dicembre che ho ribattezzato "The Also-Runners", vale a dire pellicole che, per come la vedo io, non sono in prima linea nella corsa all'Oscar ma hanno comunque ottime possibilità di essere incluse tra le nomination, vuoi per gli argomenti trattati, vuoi perché semplicemente sono state ben accolte dalla critica statunitense...


4. Il labirinto del silenzio (Labyrinth of lies) – GERMANIA


Paese: GERMANIA

Regia: Giulio Ricciarelli

Durata: 124 min.

Distribuzione italiana: dal 14 Gennaio 2016

Germania Ovest, 1958. Il giovane procuratore Johann Radmann è intenzionato a trovare la verità sui crimini commessi da importanti personaggi pubblici che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno collaborato col regime nazista. Ben presto si scontrerà con le resistenze del potere e capirà che la trama di delitti e responsabilità è ancora più complessa di quello che crede e che potrebbe coinvolgere anche la sua famiglia.


Un solido film da Oscar, verrebbe da dire. Tratto da una storia vera, ambientazione post-bellica con forti collegamenti con il Nazismo e la Seconda Guerra Mondiale, temi che da sempre hanno un forte impatto sui giurati dell’Academy. Alla regia c’è l’esordiente Giulio Ricciarelli, milanese trapiantato in Germania. La vicenda narrata sembra interessante, trattata con un punto di vista originale, ricostruzione storica e interpretazioni buone… Sulla carta non è tra i favoriti ma potrebbe sorprendere.





5. A War – DANIMARCA


Paese: DANIMARCA

Regia: Tobias Lindholm

Durata: 115 min.

Distribuzione italiana: Non ancora prevista (N.P.)

Il capitano Claus Pedersen è a capo di un’unità dell’esercito danese stanziata nella provincia di Helmand, in Afghanistan. Quando i suoi commilitoni rimangono coinvolti in uno scontro a fuoco con i Talebani, Claus deve prendere una decisione che potrebbe avere conseguenze terribili per lui e la sua famiglia, che lo attende in Danimarca…


Tobias Lindholm si era rivelato a livello internazionale qualche anno fa con Kapringen, storia di una nave cargo danese presa in ostaggio dai pirati somali. Questa volta affronta il tema delle truppe danesi impegnate in Afghanistan, che prevedibilmente è riuscito ad accaparrarsi consensi oltreoceano. Non si può considerare escluso dalla corsa alle nomination, e sarebbe l’ennesima soddisfazione per il cinema danese che negli ultimi anni ha raccolto tanto, agli Oscar e non solo.





6. The Fencer – FINLANDIA



Paese: FINLANDIA, ESTONIA, GERMANIA

Regia: Klaus Härö

Durata: 93 min.

Distribuzione italiana: N. P.

Ambientato nell’Estonia degli anni ’50, The Fencer racconta la storia di Endel Nelis, campione di scherma in fuga dalla polizia segreta sovietica. Nelis viene assunto come insegnate di educazione fisica e fonda un club di scherma che riscuote un enorme successo tra i bambini del luogo, per i quali diventa una figura di riferimento. Ma presto dovrà fare i conti con il suo passato, e scegliere se mettere a rischio la sua incolumità per amore dei suoi allievi, o nascondersi di nuovo…


Seconda pellicola nordica inclusa nella shortlist, il film di Klaus Härö è stata un’autentica sorpresa quando il suo nome è stato incluso tra i nominati ai Golden Globes. Ora lo ritroviamo tra i papabili candidati all’Oscar. Dopo aver diretto diversi film ambientati in Svezia ("Elina", "Mother of mine") il regista finlandese si ispira a una storia vera di ambientazione estone, pur rappresentando il suo paese d’origine. Non è tra i favoriti, ma pienamente in corsa per un posto tra i cinque… 







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