É tutto pronto nella capitale tedesca per dieci giorni di full immersion nel meglio della produzione cinematografica contemporanea. Si alza il sipario sull’edizione 2016 del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Dall’11 al 21 Febbraio la rassegna ospiterà una parata di grandi autori e stelle internazionali, a cominciare dalla Presidente di Giuria Meryl Streep, chiamata ad assegnare insieme ai suoi colleghi il prestigioso Orso d’Oro e gli altri premi principali.
Al di là dell’apertura, affidata ai Fratelli Coen, con il nuovo attesissimo “Ave, Cesare!”, in concorso sono comunque presenti nomi interessanti come Thomas Vinterberg, che dal “sospetto” della piccola provincia danese ci porta questa volta in una comune di hippy, e Lav Diaz, il grande autore filippino da sempre nel cuore dei cinefili più accaniti con le sue opere “fiume”. Già premiato a Locarno 2014, Diaz questa volta presenta un film lunghissimo già a partire dal titolo. Grande interesse anche per l’esordio in un lungometraggio del regista teatrale Michael Grandage che dirige un cast composto da Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman, e per “Fuocoammare”, il nuovo documentario di Gianfranco Rosi sugli sbarchi di migranti a Lampedusa. Dopo Venezia, il cineasta italiano prova a conquistare la Germania. La categoria dei documentaristi è molto ben quotata grazie anche alla presenza di Alex Gibney, uno dei nomi più pregiati del documentario made in USA, mentre l’Iran vincitore l’anno scorso con “Taxi Teheran” di Jafar Panahi è ben rappresentato da due film, diretti da Mani Haghighi e Rafi Pitts. Non mancano le pellicole di registi e di coproduzioni tedesche, mentre torna in concorso a un grande Festival uno degli autori americani più interessanti degli ultimi anni, Jeff Nichols, alle prese questa volta con un thriller fantascientifico con Michael Shannon, Kirsten Dunst, Joel Edgerton e Adam Driver.
Di seguito il programma completo della competizione ufficiale e della sempre interessante sezione Panorama. L’appuntamento con le premiazioni è a Sabato 20 Febbraio.
Giuria
Meryl Streep (Presidente di giuria) – Attrice - USA
Lars Eidinger – Attore - Germania
Nick James – Critico cinematografico – Regno Unito
Brigitte Lacombe – Fotografa - Francia
Clive Owen – Attore – Regno Unito
Alba Rohrwacher - Attrice - Italia
Małgorzata Szumowska - Regista - Polonia
Competizione ufficiale
Boris Without Béatrice (Boris
sans Béatrice) di Denis Côté, Canada
Genius di
Michael Grandage, Regno Unito, Stati Uniti
Alone in Berlin
di Vincent Pérez, Germania, Francia, Regno Unito
Midnight Special di
Jeff Nichols, Stati Uniti
Zero Days di
Alex Gibney, Stati Uniti
Letters from War
(Cartas da Guerra) di Ivo M. Ferreira, Portogallo
A Dragon Arrives! (Ejhdeha
Vared Mishavad!), di Mani Haghighi, Iran
Fire at Sea
(Fuocoammare), di Gianfranco Rosi, Italia, Francia
A Lullaby to the Sorrowful Mystery (Hele Sa Hiwagang Hapis), di Lav Diaz, Filippine,
Singapore
The Commune
(Kollektivet), di Thomas Vinterberg, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi
Things to Come
(L'Avenir), di Mia Hansen-Løve, Francia, Germania
Being 17 (Quand on a 17 ans ), di André Téchiné, Francia
Death in Sarajevo
(Mort à Sarajevo/Smrt u Sarajevu), di
Danis Tanović, Francia, Bosnia ed Erzegovina
United States of Love
(Zjednoczone Stany Miłosci), di Tomasz Wasilewski, Polonia, Svezia
24 Weeks
(24 Wochen), di Anne Zohra Berrached, Germania
Crosscurrent (Chang
Jiang Tu), di Yang Chao, Cina
Hedi
(Inhebbek Hedi), di Mohamed Ben Attia, Tunisia, Belgio, Francia
Soy Nero,
di Rafi Pitts, Germania, Francia, Messico
Fuori Concorso
Hail, Caesar!,
Joel e Ethan Coen, Stati Uniti
Chi-Raq,
di Spike Lee, Stati Uniti
News from Planet Mars (Des
nouvelles de la planète Mars), di Dominik Moll, Francia, Belgio
The Patriarch
(Mahana), di Lee Tamahori, Nuova Zelanda
Saint-Amour,
di Benoît Delépine e Gustave de Kervern, Francia, Belgio
Panorama
I, Olga Hepnarová
(Já, Olga Hepnarová), di Tomáš Weinreb e Petr Kazda, Repubblica Ceca, Polonia,
Slovacchia, Francia
Junction 48,
di Udi Aloni, Israele, Germania, Stati Uniti
The First, the Last
(Les Premiers, les Derniers), di Bouli Lanners, Francia, Belgio
Maggie's Plan,
di Rebecca Miller, Stati Uniti
Nakom,
di Kelly Daniela Norris e T. W. Pittman, Ghana, Stati Uniti
Remainder,
di Omer Fast, Regno Unito, Germania
On the Other Side (S one strane), di Zrinko Ogresta, Croazia, Serbia
Starve Your Dog, di Hicham Lasri, Marocco
Sand Storm (Sufat Chol), di Elite Zexer, Israele
Paris 05:59 (Théo et Hugo dans le même bateau), di Olivier
Ducastel e Jacques Martineau, France
The Ones Below, di David Farr, Regno Unito
War on Everyone, di John Michael McDonagh, Regno Unito
Aloys, di Tobias Nölle, Svizzera, Francia
The Tenth Man
(El rey del Once), di Daniel Burman, Argentina
Goat,
di Andrew Neel, Stati Uniti
Fukushima, mon Amour
(Grüße aus Fukushima), di Doris Dörrie, Germania
Indignation,
di James Schamus, Stati Uniti
Jonathan,
di Piotr J. Lewandowski, Germania
Tomcat (Kater), di Händl
Klaus, Austria
The Black Frost
(La helada negra), di Maximiliano Schonfeld, Argentina
Lantouri,
di Reza Dormishian, Iran
Little Men,
di Ira Sachs, Stati Uniti
The Wounded Angel (Ranenyy
Angel), di Emir Baigazin, Kazakistan,
Francia, Germania
While the Women Are Sleeping, di Wayne Wang, Giappone
Time Was Endless
(Antes o tempo não acabava), di Sérgio Andrade e Fábio Baldo, Brasile, Germania
All of a Sudden
(Auf Einmal), di Aslı Özge, Germania, Paesi Bassi, Francia
Much Ado About Nothing
(Aquí no ha pasado nada), di Alejandro Fernández Almendras, Cile, Stati Uniti,
Francia
The Bacchus Lady
(Jug-yeo-ju-neun Yeo-ja), di E J-yong, Corea del Sud
Road to Istanbul
(La Route d'Istanbul), di Rachid Bouchareb, Algeria, Francia, Belgio
Don't Call me Son
(Mãe só há uma), di Anna Muylaert, Brasile
You'll Never Be Alone
(Nunca vas a estar solo), di Alex Anwandter,
Cile
Dog Days
(San Fu Tian), di Jordan Schiele, Hong Kong, Cina
Shelley,
di Ali Abbasi, Danimarca, Svezia
Shepherds and Butchers,
di Oliver Schmitz, Sud Africa, Stati Uniti, Germania
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